mercoledì 16 febbraio 2011

IL FUTURO E' ASFALTATO

Tangenziale Eesterna S.p.a, la società che si occupa della realizzazione della TEM (la Tangenziale est esterna milanese), ha presentato alle autorità il progetto definitivo dell' autostrada che metterà in forte rischio le aree agricole del Parco Sud di Milano, porterà una valanga di traffico a ridosso dell' area metropolitana e contribuirà a far sorgere una selva di capannoni per la logistica, svincoli autostradali e lottizzazioni varie consumando quel poco di suolo vergine che ci è rimasto.
Per tutti questi motivi Legambiente contrappone un SECCO NO alla realizzazione di quest' opera distruttiva e anche enormemente onerosa: ad oggi infatti, secondo recenti stime, mancano ancora 100 milioni di euro per coprire le spese della TEM con la conseguenza che le opere di compensazione che erano state previste in fase di progettazione, come il prolungamento delle linee metropolitane 2 e 3 o l' attraversamento interrato nel comune di Melzo, finiranno prontamente nel dimenticatoio.

Per denunciare le mancate promesse Valerio, in rappresentanza del nostro circolo, ha partecipato ad un presidio organizzato da LegambienteLombardia sotto il Pirellone rilasciando anche una breve intervista andata in onda nel TG3 Lombardia e che potete ascoltare cliccando su questo link( minuto 7.43 del tg). http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28f15102-b660-4aa3-a36f-5c3150bb39de-popup.html

giovedì 10 febbraio 2011

LA PROVINCIA DI MILANO UNA CAMERA A GAS



Dopo 27 giorni di allarme Smog, a Milano e provincia l' aria è fuorilegge. Superati, in anticipo rispetto agli ultimi 5 anni, i 35 giorni di sforamento del Pm10 concessi dall' Unione europea. In arrivo la multa di entità che si stima pari ad 700milioni di euro all' anno circa.E' ora che le autorità milanesi e lombarde facciano fronte comune per chiedere al governo di intervenire in maniera efficace sulla questione.

Come osserva giustamente il Commissario europeo Janez Potocnick le misure d' emergenza si applicano con ricette e formule diverse in tutte le città europee. Nessuna è risolutiva, tutte sono inutili se assunte parzialmente (vedi il parziale blocco del traffico avvenuto a Milano il 6 febbraio), di malavoglia e senza coordinamento.


Legambiente propone ai presidenti di Provincia e Regione e ai sindaci di Milano e della provincia le seguenti misure di emergenza:

  1. fare finalmente i controlli delle violazioni del codice della strada e per tutte le emissioni inquinanti fisse e mobili , in primo luogo per i camion euro 0,1,2

  2. chiedere ai cittadini di abbassare il riscaldamento delle abitazioni a 19 gradi e abbassare la temperatura negli stabili pubblici e nei negozi

  3. indire blocchi domenicali del traffico (e non solo quelli e solo quando i buoi sono scappati dalla stalla)

  4. istituire vaste aree a 30 Km/ora, cominciando attorno ai plessi scolastici e agli ospedali e ridurre la velocità a 80 Km/ora sulle strade provinciali e 90 Km/ora sulle autostrade in tutti i giorni di superamento dei limiti di qualità dell' aria.

  5. Obbligare i negozi a chiudere la porta, evitando un inutile spreco di energia e di soldi.


Inoltre le associazioni ambientaliste chiedono da anni di decidere alcune misure preventive e strutturali:

  • introdurre il pedaggio autostradale proporzionale all' inquinamento dei diversi veicoli sulle tangenziali e sulle strade provinciali come da studi giacenti nei cassetti della provincia di Milano da almeno tre anni.

  • dare vita a vere aree di Congestion Charge, superando la sperimentazione dell' Ecopass

  • assicurare nuovi investimenti per il trasporto pubblico locale, la sua integrazione tariffaria e funzionale.

  • varare progetti da tempo giacenti in molti comuni riguardanti interventi a basso costo a sostegno delle mobilità sostenibili: dalle corsie preferenziali a percorsi ciclabili misti, dall'estensione delle isole pedonali ai parcheggi a pagamento, ai servizi di trasporto pubblico a chiamata.

  • migliorare gli acessi e la mobilità per i soggetti deboli come anziani, bambini e disabili.

  • rimuovere gli ostacoli burocratici e facilitare gli investimenti di risparmio energetico e l' applicazione di pannelli solari e altre tecnologie pulite e rinnovabili

  • seguire l' esempio di Torino e Genova che hanno dato il via libera a piani per ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 30%

L' intenzione del Circolo legambiente Bussero è di far sue queste proposte e di spedire una lettera con le medesime all' Amministrazione comunale del nostro paese.